martedì 4 febbraio 2014

#8 Stanchezza

Non aggiorno mai, lo so. Darei la colpa allo studio e agli allenamenti, che effettivamente non mi lasciano nemmeno il tempo per respirare, ma credo che sostanzialmente la colpa sia mia e della mia scarsa voglia.
Non ci sono grandi novità rispetto all'ultima volta che ho scritto, l'application è stata compilata e spedita e adesso devo semplicemente aspettare che qualche famiglia mi scelga. 
Il periodo di compilazione dell'application non è stato dei migliori, anzi è stato proprio pessimo. Credo sia stato in quelle settimane che ho davvero realizzato che partirò. Ormai non è più un sogno, l'aspirazione di una ragazzina, adesso è reale. Io ad agosto partirò. E non è così facile come sembrava. Attenzione, sono la persone più felice del mondo. Ma non posso dire lo stesso di chi mi circonda. Non appena ho letto la lettera di presentazione che hanno scritto i miei genitori, sono scoppiata in lacrime. Non sono molto affettuosa come persona, non lo sono mai stata nei loro confronti, non mi sono mai preoccupata di cos'avrebbero provato se me ne fossi andata un anno. E loro non me l'hanno mai detto. Contrariamente alle mie amiche, che non fanno altro che ripetermi  di non lasciarle, di non partire, di restare. È brutto sentirsi dire che piangono quando si parla della mia partenza, è brutto sapere che alla mia felicità corrisponde la tristezza altrui. Questo riempie anche me di infinita tristezza. Non riesco a vederli così, credevo che nessuno si sarebbe preoccupato più di tanto. Non credevo di essere così ben voluta. Pure i professori, pur appoggiandomi, sono dispiaciuti. Non pretendo che tutti appoggino le mie scelte, mi basta che le accettino. Lo so che è difficile, cavolo lo so! Ma il mio limite più grande probabilmente è il non riuscire a dire "ei anche tu mi mancherai". Vorrei farlo, vorrei sussurrarlo al mio ragazzo quando mi bacia, a mamma e papà quando mi abbracciano e alle mie amiche, quando con gli occhi ancora lucidi mi chiedono di restare.